Fonte Gaia

Prima fra tutte citeremo Fonte Gaia. Questo perché portare l’acqua nel centro della città fu veramente un capolavoro di ingegneria idraulica medievale. Quando l’acqua arrivò in Piazza del Campo il 1 Giugno 1343, come racconta l’antico cronista Agnolo di Tura detto il Grasso: “…fu tanta festa e l’allegrezza, che a volerla tutta contare, verrebbe meno la lingua”. Il progetto per la sua costruzione era stato stilato nel 1334 da Giacomo di Vanni e prevedeva che essa fosse alimentata dalle acque di Fonterutoli, che giungevano in città attraverso un rudimentale “bottino a pelo libero”; nel 1340 Lando di Pietro, Agostino di Giovanni ed altri ebbero l’incarico di ampliare il condotto, in relazione alle aumentate esigenze della popolazione. E portare l’acqua in Piazza del Campo provocò una tale esultanza nel popolo da giustificare pienamente il nome di “gaia” che da quei lontani giorni venne imposto alla fonte.

Immagine20La struttura venne completamente rifatta negli anni 1412-1419 da Jacopo della Quercia, Francesco di Valdambrino, Sano di Matteo in mirabili forme, ad un tempo potenti ed eleganti. I resti di questa fonte, in condizioni di fatiscienza, furono trasferiti nella loggia del Palazzo Pubblico e sostituiti con una riproduzione, eseguita negli anni 1858-1869, dallo scultore Tito Sarrocchi. Oggi ciò che rimane della Fonte di Iacopo della Quercia è custodito nei locali del Museo Archeologico presso i locali del Santa Maria della Scala.

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